venerdì 11 novembre 2011

Chi è Rupert Murdoch?



Keith Rupert Murdoch nasce a Melbourne nel 1931 da sir Keit Artur, giornalista, e da Elisabeth Green. Dopo la laurea a Oxford, torna in Australia alla morte del padre ed eredita il Melbourne Herald e l’Adelaide News.

Nel 1969 torna in Gran Bretagna e compra News of the world e The Sun, pilastri della stampa tabloid. Nel 1976 parte alla conquista dell’America, mettendo le mani sul New York Post e sul New York Magazine.

Nel 1981 torna in Gran Bretagna, dove acquista il “The Times e Sunday Times”. Nel 1989 si lancia sul satellite con Sky Television, che l’anno dopo si fonde con la concorrente British Satellite Braodcasting, dando vita a BSkyB.

Mentre praticamente costruisce l’impero giornalistico sul quale “non tramonta mai il sole”, da questo momento l’imprenditore Murdoch comincia a tessere rapporti con la politica.

Tanto è che nei primi anni ’90 appoggia i governi di Margaret Thatcher e John Major, pronto però a sostenere il laburista Tony Blair durante la crisi irachena, contrastando l’ostilità della Bbc. Durante l’ultima campagna elettorale, però appoggia David Cameron.

Nel 1985 Rupert Murdoch riesce a prende la cittadinanza americana, quindi compra gli studi della 20Th Century Fox a Hollywood, la catena di tv Metromedia, Tv Guide e la casa editrice Harper Collins.

Poco dopo uno dei suoi colpi più grossi, che gli permette di entrare con forza nella scena politica americana è l’acquisizione della Fox, che diventera tra i più acerrimi nemici di Barack Obama.

Nel frattempo lancia l’attacco in Oriente: nel 1993 si assicura la quota di maggioranza dell’emittente satellitare Star Tv.

Nel 2005 compra il social network MySpace. Altro notevole affare lo fà nel 2007, quando rileva dalla famiglia Bancroft il gruppo Dow Jones e del Wall Street Journal, il quotidiano finanziario più noto e autorevole al mondo.

La discesa in campo di Murdoch in Italia è del 1999,( vedasi cronache dell’ epoca ) con la scelta di Letizia Moratti come presidente della News Corp Europe, seguita da voci, sempre smentite, di una possibile cessione di una quota di Mediaset.

In Italia Murdoch sbarca con mire degne del suo impero multimediale; punta ad acquistare i diritti su pay di tutto il campionato di calcio, ma l’iniziativa non va in porto perché il governo fissa per legge un tetto del 60% del calcio per le tv a pagamento.

Una norma antitrust che facilita l’esistenza di due piattaforme digitali, Stream e Tele-più; di cui Murdoch acquista nel 2000 una quota pari 50%.

Nel ’99 tenta anche, la scalata di Telemontecarlo per altro fallita. Sara poi nel 2002 che diventa totalmente sua Telepiù, che nel 2003 si fonde con Stream, dando vita a Sky Italia. Con quasi 5 milioni di abbonati e un fatturato da 2,7 miliardi di euro, Sky è oggi attore di primo piano nel mercato della tv italiana, Sky nei fatti ritiene di poter giungere l’obiettivo minimo di circa 6 milioni di utenze in pochissimo tempo.

La politica italiana, esprime qualche titubanza, su questo potere mediatico, in quanto vi era un ampia fascia di utenza TV che si riconosceva in una certa cinematografia di sinistra, e che oggi sarebbe pèronto scendere sul sentiero di guerra per via della scomparsa di Telepiù, oltre a una forte competizione con Mediaset, cresciuta non poco nelle pay-tv e sul digitale terrestre.

Oltre a questo è battaglia anche politica tra Murdoch e Mediaset, dopo il raddoppio dell’Iva e i tagli ai tetti pubblicitari per la pay-tv decisi dal governo Berlusconi.

Questo Rupert Murdoch ha 72 anni è terribile competitor quasi si può dire anti convenzionale, reazionario nel mondo dell’informazione TV, vedasi l’accordo siglato con il governo cinese, tramite la Sky Perfect Tv ove sono previsti a breve circa 41 milioni di abbonati.

In America, Murdoch e Fox, (come già detto) ovvero la rete “all-news” di informazioni che sta surclassando la storica CNN.

Tanto è che lo scorso anno ha acquisito la “Direct Tv” allargando il proprio potere sulla TV via cavo USA, si calcola ora, che sotto le bandiere della NewsCorporation dell’australiano, vi siano oltre 11 milioni di abbonati negli USA. Mentre in America Latina, il gruppo, Murdoch, possiede già le satellitari Sky Mexico e Sky Brazil oltre a un’altra Sky che copre Cile, Argentina e Colombia.

Quindi con l’acquisizione di “Direct Tv” si è ritrovato con circa un ulteriore milione e mezzo di abbonati sparsi per il Sud-America.

Ma ciò che più conta è probabile che Murdoch sia più che compiaciuto per la conquista sell’Asia, che oltre all’avamposto cinese c’è il Giappone da tempo consolidato con oltre 4 milioni di abbonati, e poi l’India dove l’invadenza della sua “Star tv” sta l’allarmando i tradizionalisti, ora per il momento manca una sua massiccia presenza in Africa dove non poche paiono le difficoltà per aquisire i diritti su Egitto, Sud Africa, ecc. e quelli nel Medio-Oriente quali il Bahrein, la Giordania, gli Emirati, che gli riservano pochi spazi TV.

Vi è poi ovviamente l’Australia ossia “casa sua”, in totale si calcola che siano circa 120 milioni gli abbonati sparsi per il pianeta.

Cosa guardano tutte queste persone? Ovviamente calcio e sport in quantità industriali, targata Sky e Fox, quindi debitamente orientata tenendo conto però delle peculiarità di ogni paese. Poi fiction e cartoni animati planetari, siglati Fox, ovvero quei fenomeni alla X-Files nati quando Murdoch decise che non voleva essere sucube di produttori indipendenti decidendo di produrre in proprio.

L’ assurdo è che in teoria Murdoch è soprattutto un editore proprietario di testate gionalistiche sparse in mezzo mondo,divenuto per innato acume possesore di sistemi TV che non poco possono influenzare il modo della politica e dell’ economia di interi Paesi.





L’impero di Rupert Murdoch ovvero della “News Corporation Media Empire” include: CEO of News Corporation – Media & Entertainment Company.

Filmed Entertainment – News Corporation
20th Century Fox
20th Century Fox Espanol
20th Century Fox Home Entertainment
20th Century Fox International
20th Century Fox Television

Blue Sky Studios
Fox Searchlight Pictures
Fox Studios Australia
Fox Studios LA
Fox Studios Baja
Fox Television Studios

Television – News Corporation
Fox Broadcasting Company
Fox Sports Australia
Fox Television Stations
FOXTEL
STAR

Cable Television owned by News Corporation
Fox Movie Channel
Fox News Channel
Fox Sports Digital
Fox Sports Enterprises
Fox Sports Espanol
Fox Sports Net
Fox Sports World
FUEL
FX

National Geographic Channel
SPEED Channel
Stats, Inc

Direct Broadcast & Satellite Television – News Corporation
BskyB
DIRECTV
FOXTEL
Sky Italia

Magazines – News Corporation
Inside Out
Donna Hay
News America Marketing
Smart Source
The Weekly Standard
Gemstar

Newspapers – News Corporation
Australasian region Newspapers:
Daily Telegraph
Fiji Times
Gold Coast Bulletin
Herald Sun
Newsphotos
Newspix
Newstext
NT News
Post Courier
Sunday Herald Sun
Sunday Mail
Sunday Tasmanian
Sunday Territorian
Sunday Times
The Advertiser
The Australian
The Courier Mail
The Mercury
The Sunday Mail
The Sunday Telegraph
Weekly Times
United Kingdom region Newspapers:
News International
News of the World
The Sun
The Sunday Times
The Times
Times Education Supplement
Times Higher Education Supplement
Times Literary Supplement
TSL Education

United States region Newspapers:
New York Post
Books – News Corporation
Harper Collins Publishers
- Australia
- Canada
- Childrens Books
- United States
- United Kingdom
Regan Books
Zondervan

altri Investmenti – News Corporation
MySpace.com Profile
Festival Records
Mushroom Records
National Rugby League – Australia
News Interactive
News Outdoor
Nursery World

Chi é Mario Monti.

Biografia

 Attività accademica

Si diploma all'Istituto Leone XIII di Milano. Nel 1965 consegue la laurea in economia presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano e si specializza all'Università di Yale (Stati Uniti) studiando con James Tobin, Premio Nobel per l'economia. Nel 1969 è professore ordinario presso l'Università degli Studi di Trento. Nel 1970 insegna presso l'Università degli Studi di Torino, che lascia nel 1985 per diventare professore di economia politica presso l'Università Bocconi di Milano, dove diventa direttore dell'Istituto di Economia Politica.
Monti è chiamato a rivestire incarichi di rilievo in commissioni governative e parlamentari: è relatore della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall'inflazione (1981), presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario (1981-1982), membro della Commissione Sarcinelli (1986-1987) e del Comitato Spaventa sul debito pubblico (1988-1989). Dal 1988 al 1990 è vicepresidente della Comit.
Sempre alla Bocconi assume la carica di Rettore (1989-1994) e successivamente quella di Presidente (1994), alla morte di Giovanni Spadolini.

Commissario Europeo (1994-2004)

Monti, in quel momento rettore della Bocconi, è indicato come candidato italiano per la nomina a commissario europeo nel 1994 dal governo Berlusconi I, assieme alla radicale Emma Bonino. Jacques Santer, presidente della commissione, gli assegna le deleghe a Mercato Interno, Servizi Finanziari e Integrazione Finanziaria, Fiscalità ed Unione Doganale.
Nel 1999 Monti viene confermato commissario europeo dal governo D'Alema I, che indica Prodi come secondo rappresentante per la Commissione UE, di cui lo stesso Prodi diviene presidente, e riceve la delega alla Concorrenza. Sotto la sua guida la Commissione Europea approfondisce il ruolo di controllo della concorrenza, inaugurando il procedimento contro la Microsoft (tuttora in corso) e bloccando nel 2001 la proposta di fusione tra General Electric e Honeywell, considerata contraria alle normative antitrust.
Nel 2004 il governo Berlusconi II decide di non indicarlo per un terzo mandato nella commissione Barroso, indicando come unico candidato Rocco Buttiglione, poi sostituito da Franco Frattini dopo il rigetto della candidatura di Buttiglione da parte del Parlamento Europeo.

Attività scientifica

In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici. Uno dei risultati più importanti della sua attività di ricerca in campo economico è il modello di Klein-Monti che descrive il comportamento di una banca in regime di monopolio, risultato degli studi paralleli di Monti e del premio Nobel Lawrence Klein. È stato il primo presidente del "Bruegel", un think-tank, nato a Bruxelles nel 2005, composto e finanziato da 16 Stati membri dell'UE e 28 multinazionali.
È inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg.
Dal 2005 è International Advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute, presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen. Nel 2010, su incarico del Presidente della Commissione Europea Barroso, ha redatto un libro bianco (Rapporto sul futuro del mercato unico) contenente misure per il completamento del mercato unico europeo. Monti mantiene la carica di presidente dell'Università Bocconi.
Il 15 settembre 2010 Monti dà il suo appoggio all'iniziativa del gruppo Spinelli, fondato per rinvigorire la spinta federalista nell'Unione Europea. Assieme a lui, hanno dichiarato il proprio supporto Jacques Delors, Daniel Cohn-Bendit, Guy Verhofstadt, Andrew Duff, Elmar Brok. È editorialista de Il Corriere della Sera e autore di numerose pubblicazioni. La sua competenza e il rispetto che si è saputo guadagnare sia in ambito nazionale che internazionale hanno fatto sì che il suo nome sia stato più volte indicato per l'incarico di ministro in ambito economico sia in governi di centro destra che di centro sinistra. La sua autorevolezza di "tecnico" ha spinto Giuseppe Pisanu a indicarlo come una delle persone che potrebbero ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio per entrambi gli schieramenti.

La nomina a senatore a vita

Il 9 novembre 2011 è nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per meriti in campo scientifico e sociale.

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