giovedì 30 agosto 2012

Obama blocca la divulgazione della tecnologia ad energia libera

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La miglior prova che la tecnologia Keshe al plasma, con le sue applicazioni nei campi più disparati, dall’energia ai trasporti, alla salute, alle telecomunicazioni all’ambiente, è funzionante, strategica e decisiva per una rivoluzione totale del nostro modo di vivere, è rappresentata dal fatto che lo scorso 23 Aprile è stata ufficialmente dichiarata fuorilegge con un’ordine esecutivo della Casa Bianca, firmato dal presidente Obama.
Due soli giorni dopo la prima presentazione ufficiale della tecnologia – e delle sue implicazioni in ogni comparto della vita civile – a rappresentanti di vari governi che in quella occasione hanno aderito, l’america blocca con la consueta retorica e ambiguità parlando di gravi violazioni di diritti umani, quando è evidente che a far le spese di un tale provvedimento, che ufficialmente punta il dito sulla Siria e sull’Iran, siano invece tutti quei paesi interessati ad una situazione di pace, abbondanza e sviluppo planetario sostenibile e generalizzato attraverso una condivisione di tecnologie nuove che abbatte le differenze tra aree ricche e aree depresse del pianeta.
Ecco il link all’ordine esecutivo:
ovviamente la fondazione nella sua risposta deplora il disgustoso, anacronistico provvedimento di “scomunica” da parte dell’amministrazione Obama, che in una logica di protezionismo degli interessi oligarchici si rivela in ultima analisi contrario al progresso dell’umanità.
Nella risposta ufficiale della Fondazione Keshe, raggiungibile a questo link si dice tra l’altro:
“Con il decreto presidenziale firmato come legge dal presidente Obama all’inizio di questa settimana, l’uso da altri governi delle tecnologie spaziali sviluppate dalla Fondazione Keshe e altri simili è ormai diventato un reato penale.
Ciò significa che da questa settimana gli scienziati non possono rilasciare la loro tecnologia al pubblico o ad eventuali governi a meno che non sia per uso bellico e vantaggioso per le armi occidentali.
Non accettiamo una tale castrazione della scienza e chiediamo al governo degli Stati Uniti d’America di chiarire quanto scritto su questo decreto emesso dalla Casa Bianca.
Questa legge, questo decreto, è stato creato per mettere a tacere la Fondazione Keshe e altre organizzazioni di ricerca, con il proposito di esercitare pressioni sulla popolazione americana, in modo che solo la loro tecnologia (quella degli Stati Uniti) possa essere accettata in tutto il mondo.
Il decreto presidenziale è contro la libertà scientifica internazionale per la condivisione dello sviluppo, della ricerca e dell’informazione, e questo è una legge “bavaglio” sulle organizzazioni scientifiche come la nostra.
Si prega di informare la stampa.
MT Keshe”

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